Una cella di carico è un componente elettronico (trasduttore) impiegato per misurare una forza applicata su un oggetto (in genere un componente meccanico) tramite la misura di un segnale elettrico che varia a causa della deformazione che tale forza produce sul componente. L'applicazione più comune è nei sistemi di pesatura elettronici e nella misura di sforzi meccanici di compressione e trazione.
Si tratta di uno strumento che rileva la deformazione meccanica di un oggetto in maniera indiretta, leggendola in millivolt o in V e trasformandola nella corretta unità di misura. Questo componente è generalmente costituito da un corpo metallico (Acciaio inox martensitico o Alluminio). Nel caso dell'acciaio, esso viene indurito con una tempra al fine di ottenere una maggiore rigidezza. Al corpo della cella di carico vengono applicati uno o più estensimetri che leggono la deformazione meccanica del materiale (di compressione o trazione) tramite la variazione di resistenza elettrica che tale deformazione causa sul loro circuito elettrico. Per amplificare l’entità del segnale la scelta più comune è quella di usare quattro estensimetri collegati tra di loro in una configurazione a ponte di Wheatstone.
Esistono configurazioni più semplici che prevedono l'impiego di uno o due estensimetri.Il segnale elettrico ottenuto (differenziale) è normalmente dell’ordine di pochi millivolt e richiede un’ulteriore amplificazione con un amplificatore da strumentazione prima di essere utilizzato.Il segnale viene poi eventualmente elaborato mediante un algoritmo per calcolare la forza applicata al trasduttore. È richiesta la correzione delle non linearità, calibrazione, compensazione delle variazioni dovute alla temperatura e altro.
Nel campo della pesatura con celle di carico si va dai microgrammi (milionesimi di grammo) alle tonnellate. Le applicazioni più comuni sono: